Gli argomenti della Geobotanica. Cause della distribuzione delle piante: autoecologia; clima; suolo; fattori storici. Forme di vita (Raunkiaer) e forme di crescita delle piante; modelli di cicli biologici. Concetti di Flora e di Vegetazione. Caratteri fisionomici, strutturali e floristici della vegetazione. Il dinamismo della vegetazione. Descrizione fisionomico-floristica dei principali tipi di vegetazione della Toscana. Le basi per l’uso dei software GIS, esempi di applicazione.
Dispense del corso (pdf delle presentazioni mostrate).Ubaldi D., 2012 – Guida allo studio della flora e della vegetazione. Clueb, Bologna.Alcuni articoli, capitoli di libri e documenti web citati con i riferimenti nelle lezioni.
Obiettivi Formativi
Conoscenze acquisite: Concetti di diversità vegetale, flora, vegetazione, endemismo, vicarianza. Fattori che regolano la distribuzione di specie e comunità vegetali (autoecologia, clima, suolo, fattori storici); forme di vita e forme di crescita dei vegetali; aspetti fisionomici e floristico-ecologici della vegetazione; metodi di studio e cartografia della vegetazione; dinamismo della vegetazione; conoscenza dei principali tipi di vegetazione italiana e toscana; cenni alla importanza conservazionistica di piante e habitat.Competenze acquisite: Comprensione dei fenomeni fitogeografici principali (endemismo, vicarianza, relittualità) e dei meccanismi che influenzano la distribuzione di specie e comunità vegetali; comprensione delle dinamiche vegetazionali, della classificazione fisionomica della vegetazione; lettura di documenti cartografici riguardanti la vegetazione; comprensione dei basilari aspetti conservazionistici di habitat e comunità vegetali.Capacità acquisite al termine del corso: Capacità di interpretare il ricoprimento vegetale di un territorio e di leggere documenti cartografici inerenti; capacità di raccogliere dati vegetazionali (di tipo fisionomico e floristico) sul territorio e interpretarli in chiave dinamica e conservazionistica.
Prerequisiti
Insegnamenti contenenti i prerequisiti (vincolanti e/o consigliati)Corsi raccomandati: Botanica I, Botanica II, Ecologia
Metodi Didattici
Lezioni frontali.Numero di ore totali del corso: 75 (= 3 x 25). Numero di ore per studio personale e altre attività formative di tipo individuale: 50. Numero di ore relative alle attività in aula: 25
Altre Informazioni
Frequenza delle lezioni: non obbligatoria ma raccomandata.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale con possibile interpretazione e commento di dati e/o carte vegetazionali
Programma del corso
Introduzione storica all’ecologia vegetale. Gli argomenti della Geobotanica. Cenni ai concetti di corologia, endemismo, vicarianza. La diversità vegetale nel mondo, in Europa ed in Italia; le flore vascolari italiane. Cause della distribuzione delle piante. Autoecologia, variabili ambientali e distribuzione dei vegetali. I parametri ecologici principali: luce, temperatura (resistenza al freddo e al caldo), acqua (adattamenti morfologici di xerofite e idrofite), pH del suolo, nutrienti. I valori di bioindicazione di Ellenberg-Pignatti; i parametri ecologici principali per le specie forestali secondo la flora forestale francese. Gli altri fattori ad azione diretta: resistenza a taglio, vento, calpestio, erbivoria, fuoco. Adattamenti ad altri fattori edafici (glareofite, casmofite, comofite; glicofite e alofite); impollinazione e dispersione). Il clima e le classificazioni del clima in funzione delle piante, concetto di bioclima. Carte fitoclimatiche. Zone e piani di vegetazione in Italia e Toscana. Piante e suolo. Profilo, tessitura e struttura del suolo, tipi di humus, acqua nel suolo. Classificazione dei suoli di Duchaufour: litosuoli, regosuoli, suoli bruti; rankers e andosuoli; chernozem, vertisuoli, rendzina, suoli bruni calcarei; suoli bruni e bruni lisciviati; podsol; terre rosse, suoli ferroallitici; suoli alomorfi; suoli a pseudogley, a gley, vere torbe. Relazioni tra suoli e tipi di vegetazione. Forme biologiche di Raunkiaer, classificazione e spettri biologici.Le forme di crescita, classificazione e principali forme, differenze con le forme biologiche.Modelli di ciclo biologico e strategie delle piante, r-k e C-S-R (Grime). Esempi di piante prevalentemente C, R, S. Come si calcola la posizione di una specie nel triangolo.La fisionomia della vegetazione e le formazioni vegetali semplici. Cenni alle forme di governo e trattamento dei boschi. Concetti di Flora e di Vegetazione. Caratteri fisionomici, strutturali e floristici della vegetazione. La fitocenosi, definizione e limiti. Fitocenosi, sociazioni e sinusie. Le principali metodologie di rilevamento della vegetazione (metodi fisionomici, fisionomico-floristici e fitosociologici, transetti). Il dinamismo della vegetazione e come si studia, le successioni, le interazioni tra specie (facilitazione, inibizione, tolleranza). La vegetazione potenziale naturale, climax statico e dinamico. Descrizione dei principali tipi di vegetazione italiana con particolare riferimento alla vegetazione regionale toscana: vegetazione mediterranea (boschi e macchie, vegetazione delle coste sabbiose, vegetazione delle coste rocciose, vegetazione di stagni e suoli salati). Vegetazione planiziaria, submediterranea collinare e submontana; stadi di degradazione (arbusteti, prati). Vegetazione montana e subalpina, stadi di degradazione (arbusteti, prati). Vegetazione al di sopra del limite del bosco: brughiere, praterie, cenosi di crinale, vegetazione di rupi e ghiaioni, di torbiere. Vegetazione legnosa ripariale e palustre. La cartografia vegetazionale, metodi fisionomici e floristici. Foto-interpretazione, scala, grana ed estensione. Il programma CORINE Land-Cover, uso del suolo, carte derivate, carte degli habitat. Concetto di habitat della Comunità Europea. L’importanza della vegetazione nella definizione degli habitat di importanza conservazionistica, cenni alle classificazioni CORINE Biotopes, EUNIS, Natura2000 e agli aspetti conservazionistici relativi a specie e comunità vegetali. Introduzione al GIS preparatoria all’esercitazione finale di fine corso. Il software open-source Q-GIS. I sistemi di riferimento. I formati vettoriali e raster, gli shapefile, le ortofoto, la creazione di poligoni e la loro gestione, l’allestimento di una carta e della relativa legenda. Il GPS, importazione dati da GPS a GIS.